Palestina, autunno 2004

Volevo recarmi a Gaza, vedere e fotografare lo sconforto dei palestinesi ammassati in questa minuscola banda, intrappolati tra il Mediterraneo, l’Egitto e Israele. Poi c'é stata la pietra, cosi' come l’intervento di Tsahal chiamato ‘Giorno di penitenza’. La paura mi ha trattenuto nel resto della Palestina, tra i Territori occupati e lo Stato d’Israele. Ho attraversato il paese, osservato da ogni parte, da Jerusalemme a Tel Aviv, da Ramallah a Eilat, i villaggi arabi e le colonie ebree. Il deserto in opposizione ai giardini kitch, alle città balneari al decoro di paccottiglia maniera ‘Mille e una notte’.
Mi sono interrogata sulla maniera come gli uni e gli atri occupano questo territorio sempre più disputato, lacerato, dilaniato, enclavato. E questo gigantesco cantiere del muro, ultima trovata per un suicidio annunciato e inevitabile.

Mostra realizzata all'occasione del Forum d'Architettura Object-if 05 Instants de villes II : Villes impré-visibles

dal 10 marzo al 17 aprile à Lausanne

 

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