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Pubblicazioni e interviste

 

Marges,edizioni Filigranes

Français, Formato  285 X 250, 72 pagine, Relié couverture cartonnée. 27 €

Dans les années 80 la culture du paysage a connu en France un regain d'intérêt, un véritable courant s'est développé à la suite de la mission de la DATAR, quand cette délegation a chargé une pléiade de photographes de tracer le portrait de la France contemporaine. Il en est résulté un bloc d'images contrasté, une vision subjective, partielle mais juste à bien des égards. Les tendances à l'œuvre dans le paysage sont, aujourd'hui, tout aussi diverses. Les orientations se sont approfondies, mais l'ambition demeure, rendre à la photo sa dimension documentaire, subjective et esthétique. C'est dans ce vaste courant qu'évolue Patrizia Di Fiore. Pour réunir l'ensemble de photographies qu'elle propose dans ce recueil, elle a effectué plusieurs séjours en Haute Normandie, elle a parcouru ses routes et ses chemins à différentes saisons dans un rayon d'une cinquantaine de kilomètres, entre Evreux et Rouen. Elle n'est pas entrée dans ces grandes cités, elle s'en est tenue à l'écart pour arpenter la campagne environnante et suivre ses mutations. Ainsi, les fourmilières urbaines n'apparaissent-elles que dans les lointains. Elle a visité les lieux d'un exil urbain, ces endroits qui échappent à la ville tout en lui étant étroitement liés. Comme K, le héros de Kafka qui ne peut accéder au Château, ce reportage a tourné autour des villes sans les atteindre. Il nous semble revoir des lieux familiers sans que nous sachions les définir ; ils font irruption dans le paysage, surprennent, brouillent le regard. Instables, incertains, ils bougent et la photo possède le privilège de les fixer, le temps de la réflexion.

© Philippe Arbaïzar, per Marges

 

De l'Europe
Fotografie, saggi, storie

Un progetto del Centro nazionale de l’audiovisuel. Grande ducato del Lussemburgo

Dal 1996 al 2003, il programma mosaïque ha apportato ogni anno il suo aiuto per dei lavori di creazione fotografica sul tema dell’Europa contemporanea, ma anche per dei progetti di storici e critici. É grazie a questo che sono oggi riuniti in questo libro : Johannes Backes, Eva Bertram, Elina Brotherus, Thomas Chable, Ad van Denderen, Véronique Ellena, Joakim Eskildsen, Patrizia Di Fiore, Moreno Gentili, Claudio Gobbi, Lori Grinker, Rip Hopkins, Anthony Haughey, Jean-François Joly, Pelle Kronestedt, Nicoletta Leonardi, Gilles Mora, Cristina Nuñez, Gabor Ösz, Gilles Peress, Mark Power, Anne Rearick, Victor Sira, Alexey Titarenko, Albrecht Tübke, Ute Wrocklage, Marco Zanta, Thomas Zika. Questo ouvrage uscirà nel gennaio del 2007 nell'ambito di una mostra importante dell’insieme di questi lavori in Lussembourgo che é la capitale europea nel 2007.
Français/anglais
Formato : 225 x 265
32 €


 

Philippe Arbaïzar

Viaggio con la sua solitudine

É quasi vent'anni che Patrizia Di Fiore ha deciso di diventare fotografa. La sua carriera ha cominciato nel sud della Francia, a Toulouse, ma come molti rappresentanti della sua generazione, Patrizia é, tutto alla volta, di nessuna parte e di ogni luogo. Nata in Italia, si é stabilita in Francia e viaggia molto, esistenza nomade in un mondo globale dove i media sono il cuore dei drammi moderni : guerre, choc di territori, pane quotidiano della sventura… le notizie girano intorno alla terra e diffondono quello che succede ; Patrizia di Fiore é sensibile a questo mondo di conflitti ma il suo approccio é diverso da quello dei giornalisti che seguono l’attualità ; non ha niente di un reporter, utilizza il formato medio, più ponderato del 24 x 36 che si porta rapidamente all’occhio. Ha scelto di lavorare i paesaggi, di captare le atmosfere, di restituire quello che risente. Nel corso degli ultimi anni si é recata in Bosnia, in Vietnam, per guardare i paesaggi dopo il silenzio delle battaglie. Ha visto queste regioni ritrovare la pace, dopo che sia sparito l'interesse dei media...

 

 
 

Incontro con Michel Poivert, per il bulletin de la Société Française de Photographie ; pubblicato in dicembre del 2002

Il focolare e il mondo

Nata a Cremona, Patrizia Di Fiore vive in Francia da vent'anni. Le sue fotografie realizzate durante dei viaggi in Vietnam, in Bosnia o verso il suo paese natale, o come i suoi soggiorni in certe regioni (Meuse, Pyrénées atlantiques), sono prese in una dialettica tra la rappresentazione del mondo e quella del modello interiore della casa familiale. Ha ottenuto quest'anno il premio 'Biarritz Terre d’Images'.

Come vi immaginate il viaggio partendo dalla pratica fotografica ? si tratta di una esperienza che cercate di restituire, o piuttosto di un lavoro per rendere intelligibile le forme di un Ailleurs ?

Questo rimane sempre una esperienza...

Propositi raccolti da Michel Poivert, dicembre 2002

 

Pubblicazione nel catalogo della mostra Le bâti et le Vivant, nel quadro delle settimane europee dell'immagine

editori : Paul di Felice e Pierre Stiwer, Café-crème

 

Pubblicazioni nel giornale fuori serie Investir, ottobre/novembre 2002

 

 

Pubblicazione nel catalogo La photographie entre histoire et poésie, fotografie della collezione Fnac, editore Mazzotta

mosaïque CNA Ministero della cultura, dell'insegnamento superiore et della ricerca - Grand duché du Luxembourg

Il programma mosaïque, creato nel 1996, organizzato e finanziato dal Centro nazionale dell'audiovisuale apporta ogni anno un aiuto alla creazione et alla ricerca fotografica sul tema dell'Europa. Il programma terminerà nel 2003. Questa publicazione da la misura dei lavori che hanno beneficiato sino a oggi dell'aiuto di mosaïque. Esso disegna ugualmente il contorno di un grande progetto di libro e di mostra sull'Europa che verrà fuori da questi lavori e vedrà il giorno nel 2006

 

 

 

Pubblicazione nel giornale pour "Voir" les photographies, giugno 2000 Bosnia : non luogo

Fondo fotografico del Ministero dell’Agricultura e della Pesca

1860. Quando la technica era nascente, il ministero dell’Agricultura affida a delle guardie forestali del materiale fotografico per dare loro la possibilità di testimoniare del loro lavoro. Al dilà della loro missione scientifica e patrimoniale, e delle prime tracce di immagini che hanno lasciato, questi clichés diventeranno una referenza in matiera di fotografia di paesaggio. Oggi, il fondo fotografico del Ministero contiene più di 25 000 foto. Qualche cento anni dopo, nel 1988, il Ministero ha messo in pratica una politica di commande fotografiche per constituire una collezione di immagini sul mondo rurale in Francia e in Europa attraverso lo sguardo di fotografi-autori.

Nasce il progetto 'Europa rurale'. Diciassette fotografi percorrono durante cinque anni i 12 paesi della Communità alla scoperta dei territori ma anche dei valori veicolati dall'universo rurale. Nel 1994, l’Europa dell’Est - dalla Pologna alll’Albania - é stata l’oggetto di una commanda per sei fotografi. Questo progetto permetterà l’organizzazione di una mostra storica che augura dei nuovi destini che conosceranno questi paesi.

Contemporaneamente a queste commande collettive, il Ministero organizza regolarmente dei progetti di produzione e d’esposizione nei dipartimenti e regioni in Francia. Il lavoro di Patrizia di Fiore, presentato in questa occasione, ne é un esempio. Oggi, il Ministero dell’Agricultura e della Pesca propone una retrospettiva di questi lavori che sono anche una finestra aperta sul formidabile entusiasmo della fotografia di reportage.
Da Xavier Lambours a Gilles Peress, da Graziella Iturbide a Klavdij Sluban, tutti riconosciuti o nel divenire, raccontano con la loro soggetività un mondo in costante evoluzione.

Eric Perrot, 1999

 

 

Due residenze in Lorraine, catalogo della mostra, all'occasione del premio fotografico Paysages Européens